Thursday, September 22, 2011

L- PARTNERSHAFT

Quanto è importante avere uno o più amici di quelli veri? Credo sia qualcosa di molto vicino all'essenziale, e io su questo fronte non mi posso lamentare. Non sono moltissimi, ma se nella notte vengo colpito da accadimenti come la ribellione degli elettrodomestici, spettri in sommossa o paturnie lancinanti so chi chiamare. Tra questi c'è il signor F. Ci conosciamo da moltissimi anni, con alti e bassi, distanze e riavvicinamenti e tutto quello che ci sta in mezzo. Certo l'amicizia con il signor F. non è una passeggiata. Lui è un monolite lunare. Io, come tutti sanno ho un carattere decisamente spigoloso, selvatico e poco incline alle mediazioni (ma fortunatamente sto peggiorando). In ogni caso per quelle strane alchimie che attraversano incuranti gli algoritmi di statistiche e probabilità siamo ancora amici. Gli voglio bene. Molto bene. E lui è stato al mio fianco nei momenti più duri della mia vita adulta. La fine degli amori, la perdite di mia madre e quella del lavoro. Ieri sera, rientrando dal natio borgo selavaggio dove sto cercando di riordinare gli affari di famiglia e i ricordi confusi di un passato a lungo tenuto in cantina, ho trovato un messaggio del signor F. Che mi comunicava di esserssi sposato. La cosa non mi ha soprpreso. Ne avevamo parlato poco tempo fa e io, scherzando, avevo avanzato la pretesa di accompagnarlo all'altare. D'altra parte ritenevo che fosse la cosa più normale e giusta per una coppia che condivide la vita da oltre quindici anni. Avevamo scherzato su aspetti quali gli anelli, i regali e tutto il resto. Ma non pensavo certo a un matrimonio "Detto-Fatto". In Svizzera funziona così. Si decide, si va in municipio, si presentano i documenti necessari e in pochi secondi tutto è compiuto. Squallido? Direi di no. Credo che una coppia che sta insieme da quindici anni non abbia più di tanto bisogno di fasti e cerimonie. La concretezza del fattobasta e avanza. Si sono trovati, rincorsi e ritrovati anche attraversando l'oceano atlantico. Non c'è davvero bisogno di altro. Peraltro se il signor F., così burbero, schivo e asociale ha deciso di fare un passo di questo genere è perchè davvero lo voleva. Probabilmente è autenticamente e ancora innamorato. Anche se questa parola dalla sua bocca, un po' per pudore, un po' per natura, non è mai uscita e forse non uscirà mai. Lui è così. Ha fatto tutto sottovoce e poi ha scritto una mail agli amici più intimi per indicare la variazione del proprio statto civile e tutto quello che comporta in termini di diritti, doveri, tasse ecc. Conclude la mail dicendo "Se sono stato prolisso è perché così non dovrò ripetermi quando ci si vede o rispondere alle vostre domande tecniche". Però la mail l'ha mandata di notte. Nel primo giorno d'autunno. A pochissime ore dal "lieto evento". E io mi sono commosso. Perchè gli voglio bene e anche un po' perchè, come il signor F., stavo anch'io camminando sulla linea di confine tra ciò che è stato e ciò che sarà. Ah! il signor F. si è sposato con una persona che porta una barba folta e ha la testa rasata per confondere una calvizie incipiente. Ma questo è un dettaglio superfluo e del tutto irrilevante.

4 Comments:

Blogger Stoney said...

A me che uno nasconda la calvizie incipiente rasandosi non sembra esattamente un particolare trascurabile.
La parte più divertente del post: il signor F. che è stato prolisso.
Da scompisciarsi. Manco risponde agli auguri con un "prrrrt"...

4:08 PM  
Blogger johnbruno said...

Chi ha appena letto questo post, dovunque sia e qualsiasi cosa faccia, prenda un po' di riso e lo lanci in aria...

11:09 AM  
Anonymous Marco Antonio said...

Non capisco perchè Pietro mi abbia guardato così male dopo che ho lanciato il riso come hai detto tu Giovanni; forse perchè ero nel suo salotto?
Saluti Componibili.

PostScrotum: caro Pier R. Sarajevo (La R. fa tanto robot di Asimoviana memoria) "IlTempoèPrezioso" è morto.

3:01 AM  
Blogger montyke said...

E questo e smentisce il tuo essere spigoloso e selvatico.

2:47 AM  

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