Monday, January 24, 2011

TRA UN GUARDONE E UN COGLIONE...

...scelgo un guardone. Che se non altro guarda le cose. Con morbosa curiosità, con istinto investigativo anche se u po' segaiolo. Per i coglioni invece proprio non si trova alcuna utilità. Faccio una premessa. In Italia esiste un giornale che, in difesa di una precisa identità, si chiama "il Giornale". Diciamo che è un giornale di merda. E' di un signore che guarda caso è a capo del governo italiano. Attraverso questo megafono rende pubblica la propria visione del mondo. Glorifica la propria immagine. Massacra gli avversari. E fa pensare che, quando si accusava la liberalissima Pravda sovietica di faziosità, poca trasparenza e asservimento al regime, beh, non sbagliavamo. Ma non avevamo ancora visto tutto.

Comunque torniamo a oggi. Ad occuparci di guardoni e coglioni. Oggi "il Giornale" pubblica infatti un articolo, intitolato "Mister Gomorra fa il Guardone". Prodotto delle sinapsi ipercinetiche di Vittorio Sgarbi per argomentare la laurea "honoris causa" in giurisprudenza conferita a Roberto Saviano e da Saviano stesso dedicata ai magistrati milanesi. E' un articolo pericoloso. E' un articolo brutto. E' un articolo farneticante. Sgarbi, si permette infatti di chiamare lo scrittore campano "dilettante di giusrisprudenza" e "ignorante di letteratura". In base quale metro e quale autorevole competenza? Quella di un giurista? No, Vittoro Sgarbi non è un giurista. Quella di un critico letterario? No, Sgarbi non'è neppure quello. E' un critico d'arte. E poi è il sindaco di un paesino in Sicilia e un "santino mediatico". Da trent'anni fa il provocatore a 360 gradi ma poi sa sempre da che parte stare (quella del vincitore). E' un nonsisacosa. Professionale solo nel presenzialismo a tutti i costi e in un più che probabile uso massiccio di cocaina e derivati. Un po' penoso nello sforzo convulso di questo gran "guardatemiguardatemi". Una vecchia cocotte che non si arrende alla decenza di una dignitosa rottamazione. E proprio su questa base mostra le tette flaccide, e poi va oltre, ci prova con la volgarità più pesante, diventa la parodia di se stessa. Che triste destino. E infatti Vittorio, nell'articoloin questione, non si accontenta di questa prima valutazione sulle competenze più o meno professionali di Saviano. Lo accusa di aver dedicato la laurea ai magistrati e la Boccassini. C'è qualcosa che non va in questo? Se si mi sfugge. Io ad esempio la mia laurea l'ho dedicata ai miei genitori. Da autentico e fiero bamboccione. Oggi che i genitori non li ho più. ammesso che fossi meritevole di una ulteriore laurea la dedicherei probabilemente al piccolo e insano David, a Ciccio Coniglio e alla Mariantonietta. Qualcosa in contrario? C'è una legge che dice "in nome del popolo italiano da oggi le lauree non si dedicano più?". Non mi risulta. Ma torniamo all'indomito Vittorrio. Perchè ce l'ha tanto su con il combattivo Saviano? Perchè appoggia le togherosse (edàje) che a loro volta combattono la "libertà sessuale" che i comportamenti trasgressivi di Silvio Berlusconi, al pari di De Sade, Pasolini e Wilde ci ha regalato. La febbre ora è davvero alta. Che cosa ci ha regalato la "disinvoltura" (le trasgressioni, ammesso e non concesso che esistano ancora sono atrove) del "Cavaliere della Prostata Selavaggia"? Quali conquiste ha realizzato per meritare lo status di "icona di libertà sessuale" come De Sade, Pasolini e Wilde? Difficile rispondere ad affermazioni più improprie dei pompini di Monica Lewinsky. E andiamoci piano, almeno coi paragoni. De Sade, Pasolini e Wilde non sono icone di libertà sessuali perchè scopavano a destra e a manca. Quello più o meno piace a tutti. Loro oltre a scopare hanno scirtto pagine e pagine, hanno rotto gli schemi, hanno cambiato il modo di pensare e per questo ci hanno lasciato le penne. Il nostro Silvio "prostata tonante" al contrario non rischia un cazzo, si diverte e "ama le belle donne che è sempre meglio che essere gay". Preciso, a costo di essere pedante che anche questo luminoso aforisma fa cadere il paragone con gli eroi della liberazione sessuale. Perchè il Divin Marchese non è che le donne le amasse tanto. Pierpaolo e Oscar addirittura non erano interessati all'argomento. Erano gay. La libertà sessuale che viene contestata al nano dalla prostata indomita è scopare a pagamento con minorenni. E in Italia, come molte atre cose che limitano la libertà tipo rubare, sparare, stuprare ecc. andare con puttane minorenni è reato.

Se poi l'cona di paladino della trasgressione si guadagna pagando le puttane. l'italia è un Paese di eroi. Lo fanno in tanti, soprattutto quando l'età o altre circostanze non garantiscono più una regolare atttività sessuale a titolo gratuito. Però considerando che il tutto è vagamente penoso e spesso squallido, chi lo fa non ne va molto fiero. Anzi se ne vergogna un po'.

D'altra parte sapere che una, per quanto "bona", viene a letto con te per " professione e non per passione" è un po' roba da poco. E giustifica certi borghesi pudori e dignitose reticenze. Quando ciò che facciamo o ci capita non è granchè, a volte è meglio stare zitti.

Vale per il sesso. Vale per le parole in genere. Vale per un certo dilettantistico opinionismo. Come quello sgarbico. Ancora una volta, niente di nuovo. Gli stronzi ci sono sempre stati. Ma una volta starnazzavano per le strade tra gli sguardi imbarazzati ed evitanti dei passanti. Ora guadagnano un sacco di soldi, vanno in tv, scrivono sui giornali e si lamentano pure, come fa Sgarbi a conclusione del suo iperbolico articolo, di non potere usufruire di una scorta come Saviano. Va bene così Vittorio. Considerando il tuo carattere, meno persone armate ti girano intorno più sei al sicuro. O tempora, o mores! (la traduzione la trovi su wikipedia).

1 Comments:

Blogger Stoney said...

Non so se preferisco vecchia cocotte o prostata tonante. Ah, nel caso non si ricordasse, Sgarbi è pure un pregiudicato.

10:54 PM  

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