Saturday, December 30, 2006

UNA NOTA A MARGINE (LA TERZA)

Oggi più o meno va a chiudersi l'anno. Senza andare nelle mie vicende personali e addentrarsi in sterili bilanci (peraltro del tutto simili a quelli degli anni precedenti), mi preme sottolineare la fitta al cuore che ha accolto il mio risveglio. Alle 12 circa la televisione ha annunciato l'esecuzione di Saddam Hussein. Fotogramma dopo fotogramma tutto il mondo ha potuto "godersi" il rifiuto del cappuccio nero e il cappio di corda spessa che ha incorniciato il collo dell'ex-dittatore. Immagini dure: d'altra parte è un pezzo di storia che non può restare nascosto agli occhi del mondo. Pena di morte si, pena di morte no, pena di morte no peròinguerrasisàchecisiammazza.
Io alle sfumature retoriche non credo più da tempo perchè, mentre si sta a discutere, la gente continua a morire ammazzata da quella "res publica" che dovrebbe al contrario essere garante di vita qualitativamente accettabile (dallo status di embrione in poi).
Vorrei lasciarmi alle spalle questo anno con un segno di speranza ma questo voyeurismo forcaiolo non mi fa sperare nulla di buono.
A me il Far West non è mai piaciuto, ho sempre pensato che i bianchi fossero avidi, cattivi, barbari e sanguinari. Però pensavo esistesse solo nei film. Un po' come Babbo Natale. Ho due cattive notizie. La prima è che posso confermare con ragionevole certezza che Babbo Natale continua a non esistere. La seconda è che, inaspettatamente, il Far West esiste davvero ed è paggio di quello dei film.
Come augurare buon anno senza sentirsi dannatamente ipocriti? Continueremo a suonare e a ballare, come l'orchestra del Titanic. Fino alla fine. Fino al sollevamento verticale della nave...

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