Sunday, February 19, 2006

L'ASTRONAUTA

L'astronauta è uno straniero. La sua patria sono le suole delle sue scarpe. Non che gli si neghi una collocazione. E'semplicemente all'esterno. Guarda il mondo con due occhi grandi, di indefinibile colore che gravitano come due satelliti. Conosce la potenza dello sguardo. Lo sguardo è conoscenza e l'astronauta la raccoglie, la porta nel suo ventre e la nasconde. Nessuno, per quanto arrogante possa essere, può dire di provare l'emozione di un astronauta. Si tratta di cose che, se non si sperimentano, si possono solo immaginare. L'astronauta corre. E' più curioso del vento ed è attraverso il vento che parla. Non c'è per nessuno, forse neanche per se stesso, perso com'è a osservare l'immenso vuoto. L'astronauta lo puoi sognare. Un sogno di celluloide in bianco e nero. Per farti cogliere le mille sfumature soffocate nella vertigine del colore. L'astronauta è un mistero in volo. Lo si può vedere sfuggente come l'ombra attraversata da un bagliore. Muta rapidamente lungo l'ellissi dell'orbita. Per capire devi anche tu essere un astronauta, con la corazza di candido metallo. Se guardi bene forse puoi vederlo per un secondo, in volo tra Berlino a Milano. Oggi è il suo compleanno, ma lui non se ne accorge, non gli importa, perso com'è a guardare il cielo e a correre aggrappato ad un fagotto di pensieri pulsanti al ritmo del suo cuore...

1 Comments:

Blogger L'incertain regard said...

L'astronauta ringrazia per l'originale "regalo di compleanno".

7:43 AM  

Post a Comment

<< Home